Conosciamo il nostro corpo…

 

Spesso noi donne non conosciamo molto come siamo fatte fisicamente nelle nostre zone intime, un po’ per pudore, un po’ per un senso di “igiene”, un po’ perché non riusciamo a vederci! Credo sia importante però avere un’idea di noi stesse (senza studiare l’anatomia come per un esame di medicina), soprattutto perché se so come sono “normalmente” riesco a capire quando c’è qualcosa che non va.

Molti problemi di salute coinvolgono proprio questa zona del nostro corpo e in particolare il perineo. Il pavimento pelvico o perineo è un insieme di muscoli che chiudono in basso il nostro bacino. Possiamo fare un piccolo esperimento per conoscere i suoi “contorni”: su una sedia mettiamo le mani sotto ai glutei, le due sporgenze ossee che sentiamo e su cui ci sediamo (ischi) sono i margini laterali del pavimento pelvico. Il limite anteriore è l’osso della sinfisi pubica (zona monte di Venere), quello posteriore è il coccige, che troviamo seguendo la linea tra i glutei verso il basso. Tutto lo spazio interno a questi 4 punti è il pavimento pelvico.

Qual è il suo compito? Ogni giorno della nostra vita sostiene il peso dei nostri organi interni (vescica, utero, vagina, retto), che non è poco perché sedute o distese la pressione che grava è pressoché nulla, in posizione ortostatica aumenta di 3 volte, durante la corsa, con gli starnuti, sollevando dei pesi, la pressione aumenta fino a 10 volte. Ci consente la minzione e l’evacuazione volontarie (nei momenti e luoghi opportuni). Riveste un ruolo di primo piano nella dinamica del rapporto sessuale, essendo funzionale al raggiungimento del piacere. In gravidanza sostiene e protegge l’utero gravidico e il bambino, consentendo la sua crescita (contenimento e protezione). Durante il travaglio guida il bambino nei suoi movimenti, stimolandolo a mettersi nella posizione giusta; nella fase espulsiva si distende per consentire la nascita (apertura).

secondaIl perineo però non è sola meccanica, staticità e apertura, in questa parte di noi risiedono le nostre emozioni, sentimenti e vissuti, positivi o negativi e irrimediabilmente influenzano il nostro benessere e la nostra qualità di vita. Non fraintendiamoci, non sto parlando di esoterismo o strane alchimie, se ad esempio siamo stanche, struccate, con i capelli in disordine, ci vediamo fuori forma, probabilmente non saremo propense ad avere un rapporto intimo con il nostro partner oppure non sarà appagante. Se abbiamo un’infezione da Candida, oppure una cistite sicuramente i rapporti sono dolorosi quindi li evitiamo e comunque non ci sentiamo “a posto”.

Durante una visita ginecologica o un Pap-test ci chiedono di “stare rilassate”, ma non sempre è facile, perché magari non siamo a nostro agio. Se in sala parto ci sono un po’ troppi “camici” che guardano tutti tra le nostre gambe, è chiaro che non è semplice partorire. Come non sarebbe semplice (se non sotto l’effetto di chissà quale sostanza) riuscire a fare i nostri “bisogni” in metro o al centro commerciale in mezzo ad altra gente!

Se capitano delle perdite di urina, ci sentiamo a disagio e magari finiamo per dipendere da un assorbente per uscire oppure evitiamo proprio di stare fuori.

Potrei continuare con altri esempi ma ormai credo sia chiaro il messaggio…

Purtroppo anche il pavimento pelvico, come ogni nostra parte del corpo, può andare incontro a dei problemi: prolassi degli organi che sostiene, incontinenza di urina, gas e feci, difficoltà nella vita intima. Queste patologie si possono presentare in qualunque momento della vita della donna, anche se i periodi più critici sono la gravidanza, il post parto (per cause meccaniche e ormonali) e la menopausa (per cause ormonali).

terzaDa cosa possiamo capire che il nostro perineo non è in salute: senso di peso al basso ventre o di profusione; difficoltà a mantenere in sede un assorbente interno; perdita involontaria di urina quando si solleva un peso, si tossisce, si starnutisce, si fa sport; bisogno impellente e improvviso di urinare (non si riesce a trattenere lo stimolo); difficoltà o incapacità a interrompere la minzione; urinare più di 7 volte al giorno piccole quantità di urina; minzione rallentata e difficoltosa; alzarsi per urinare più di una volta per notte; sensazione di incompleto svuotamento post minzionale; perdita involontaria di gas o feci; defecazione ostruita, emorroidi, stitichezza cronica; perdita di acqua dalla vagina dopo il bagno (piscina, ecc.); rumori di aria in vagina durante esercizi in palestra o durante i rapporti intimi; dolore durante i rapporti sessuali; scarsa sensibilità, riduzione del piacere sessuale.

Che cosa fare? Non facciamo finta di niente, non trascuriamo dei sintomi, non posticipiamo una visita pensando che “tanto poi passa”, non facciamo neanche il “fai da te” guidate da Internet… peggioriamo soltanto la situazione. Rivolgiamoci a un’esperta, una terapista perineale (il 90% delle terapiste è un’ostetrica), che sappia fare un’attenta valutazione e indicarci la terapia migliore per noi.