Il parto di Sara

 

È il 6 agosto 2015 quando alle 22.50 nella calma della nostra casa, finalmente conosciamo la nostra piccola Celeste! Ma torniamo indietro un attimo… Appena prima del 1° compleanno di Giorgia, faccio un test di gravidanza ed ecco che è positivo!!! È stato un susseguirsi di emozioni tanto forti quanto contrastanti: gioia, felicità, paura e ansia!!! Giorgia era ancora allattata e subito penso al parto, a come fare per non farla soffrire durante la mia lontananza, ai rischi corsi alla sua nascita per manovre che non dovevano essere fatte, a come mi hanno fatto sentire inadeguata con “non sai spingere come dovresti” e per queste ragioni decido di non pensarci troppo in quel momento e mi dico “una cosa alla volta dai!”.

Passano i mesi e la gravidanza va benissimo, l’allattamento prosegue e io decido di informarmi meglio su come fare per partorire a casa. È così che trovo Laura, la nostra ostetrica! Parliamo e fin dal nostro primo incontro, capisco che è quello che voglio: voglio partorire con lei, nella nostra casa, con mio marito e la mia bimba, perché tutto quello che mi dice è proprio come vorrei fosse il mio parto!

Non ho grandi visioni (pretese?) del parto, perché so bene che ogni parto è a sé e non si può programmare tutto, ma sento il suo rispetto per la piccola creatura che cresce ancora dentro di me, la convinzione profonda che debba essere rispettato il corso naturale del parto e dei primi momenti insieme! È così abbiamo deciso che il parto in casa era la nostra scelta, consapevoli del fatto che sarebbe stata rispettata la piccola, il parto e che anche io sarei stata rispettata e non obbligata a posizioni scomode per me né altro.

Il 6 agosto ero già di 41+2 settimane e avevamo appuntamento con Laura, Eleonora e Sonia (sì perché al parto non c’è solo una ostetrica e nel corso della gravidanza abbiano conosciuto anche gli altri due nostri angeli!) a casa nostra per una visita. Avevo qualche contrazione dalla mattina, ma non ci davo molto peso nonostante fossero abbastanza frequenti e intense…non volevo illudermi che fosse finalmente arrivato il momento! Quando arrivano da noi, parliamo e dopo i controlli mi accorgo che le contrazioni sono via via più vicine e penso “allora ci siamo davvero!”.

Ci salutiamo per dar loro modo di organizzare le ultime cose e a noi di cenare tranquilli e intanto mio marito sistema la piscina per il parto che non era ancora stata gonfiata né preparata.

Arrivano le 19,30 e io ho moooolte contrazioni e si avvicinano sempre più, ora non mi sento più così tanto tranquilla a non averle qua, quindi faccio chiamare mio marito e loro tornano in un lampo. Mi aiutano ad andare nella cameretta dove ho preparato un materasso a terra per poter essere comoda e dove c’è la vasca pronta… Il travaglio procede e loro mi aiutano con massaggi alla schiena, è tutto talmente rilassato e amichevole che quasi dimentico che sono professioniste e il motivo per cui sono lì!

Mio marito nel frattempo mi chiede cosa preferisco quindi resta al piano di sotto con Giorgia (che ha 19 mesi e 1/2) a giocare; ogni tanto vengono a vedere come sto e la mia piccola mi coccola e mi da i baci per poi tornare serena a giocare col suo papà.

Sono circa le 22 quando chiedo di andare in vasca…mi infilo e…sì è proprio un bel relax!

Intanto chiacchieriamo, c’è la musica, luci basse, mi chiedono sempre se ho bisogno di altro, ma per me è tutto perfetto, ho bisogno solo di quello e dei massaggi alla schiena che mi fanno durante le contrazioni. Non so bene che ore fossero quando sento che ho bisogno di avere lì con me anche mio marito, quindi lo chiamiamo e ci raggiunge. Giorgia intanto gioca, mi fa le coccole, e poi se ne va nell’altra stanza a prendere altri giochi. Il battito di Celeste viene controllato ed è perfetto, io sento che devo spingere, chiedo se posso e mi sento rispondere “fai quello che il tuo corpo ti chiede di fare”… È in quel momento che ho realizzato che avevo paura di non saperlo fare (visto il parto precedente) ma mi rassicurano e mi fan sentire che sì, posso farcela, il mio corpo sa farlo, devo solo non pensarci troppo e fare come mi sento! Quindi spingo…massaggi…spingo…stringo mio marito…spingo…

Non so quante volte lo abbia fatto ma…eccola lì, la nostra meraviglia, con la sua manina in faccia, finalmente è nata!!! La prendo in braccio con il loro aiuto, e sento Giorgia che dice “uh wow… Mimma” (Mimma = bimba) viene a vederla, mi bacia e insieme ci coccoliamo con in sottofondo il pianto di Celeste forte e potente che si calma quando si attacca al seno.

Dopo poco nasce la placenta, esco dalla vasca e Celeste continua a succiare serena mentre Giorgia la scruta un po’ e poi torna a giocare col papà.

Io sono tranquillissima e sono già persa in Celeste!

Sono infinitamente grata ai tre angeli che ci hanno aiutato in questa avventura, per quel parto da sogno che abbiamo avuto, per la professionalità e il rispetto che hanno sempre avuto per tutti noi, per aver lasciato tagliare il cordone a mio marito come desiderava e per aver percorso con noi questo tratto di vita che ricorderemo per sempre.

Le ore successive, mi hanno controllata, aiutata a lavarmi e consigliata sulla gestione della piccola, della grande (per le poppate in tandem) e per quella prima notte in quattro.

Era notte ormai, quando ci siamo salutate per poi rivederci nei giorni successivi, infatti sono tornate per assicurarsi che io e la piccola Celeste stessimo bene.

Non ci hanno mai abbandonato e continuano ad essere disponibili per noi ancora adesso.

 

 

Sara

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