Il business delle mestruazioni

 

Di quale materiale sono fatti gli assorbenti? Possono creare problemi di salute? Quanto ci costano?

Difficile trarre informazioni sui materiali utilizzati, nei siti delle varie aziende si trovano solo frasi fumose ma nessun dato preciso. In fondo non sarebbe insensato avere un “elenco ingredienti” anche per questi prodotti, il consumatore deve poter sapere cosa acquista, come già possiamo farlo per gli alimenti, i detersivi e i prodotti per l’igiene personale.

Quel che ci è dato sapere per assorbenti modello “base” è che contengono:

  • rayon o viscosa, un derivato della cellulosa
  • fluff di cellulosa, è una specie di batuffolo/lanugine di cellulosa. Per estrarre la cellulosa dagli alberi vengono usati soda caustica e solfuro di sodio, si ottiene una pasta marrone che richiede parecchio sbiancante (cloro). Il processo ha degli svantaggi ambientali (lo zolfo genera odore di uova marce, e ci sono molti scarti acquosi) e di resa (solo il 50% del legno viene trasformato in pasta, anche se molti scarti vengono bruciati e l’energia recuperata)
  • SAP (gel superassorbenti), la maggior parte dei tipi di SAP in circolazione sono costituiti da polimeri quali silicati, acrilati e simili o derivati del petrolio; dato che la maggior parte degli assorbenti ha uno strato molto sottile che separa il cuore assorbente dall’esterno, può capitare che piccoli cristalli di SAP passino attraverso questo strato (si vedono delle perline di gel) e vadano direttamente a contatto con la pelle
  • plastica (propilene), solventi, colle.

A questa versione si può aggiungere profumazioni e coloranti, per renderlo più carino ed accattivante.

Di recente è stato introdotto dalla Lines uno strato assorbente, il famoso Lactifless: “…un materiale innovativo, ipoallergenico e mai usato prima… straordinaria flessibilità e plasmabilità… prestazioni eccezionali: il nuovo LINES È assorbe il doppio.”

Di cosa sia fatto veramente questo Lactifless nemmeno l’ombra, il nome potrebbe dare un suggerimento ma non c’è nessuna certezza.

Invece sul sito di Nuvenia si legge: le perle super-assorbenti impediscono lo sviluppo batterico e neutralizzano i componenti che generano l’odore. I prodotti Nuvenia riducono l’odore usando prodotti naturali, in modo che tu stia naturalmente fresca e sicura…Lo strato inferiore è fatto di un sottile film di plastica con piccoli pori che rimuovono l’umidità e il calore, mentre trattengono i liquidi. Questo grazie ad un composto di carbonato di calcio e materia plastica.

Lo strato dell’assorbente più vicino alla tua pelle deve essere il più soffice possibile, per prevenire irritazioni e per farti sentire asciutta. Il nostro strato di soffice cotone ha un sistema di ventilazione microscopica che trasporta l’umidità e lascia la pelle asciutta.”

Quali prodotti naturali mangia-odori avranno usato? La plastica di per sé non assorbe liquidi né è traspirante, anche il sistema di ventilazione microscopica incuriosisce molto, ci sarà un mini ventilatore incorporato per farci aria là sotto?

In sostanza gli assorbenti usa & getta femminili non sono molto differenti dai pannolini per i bimbi e infatti quando si cercano le aziende produttrici si scopre che è la medesima per entrambi.

Fondata a Pescara nel 1958 ad opera della famiglia Angelini, Fater è dal 1992 una joint venture paritetica fra il Gruppo Angelini e Procter&Gamble.

Da oltre 50 anni Fater è di casa nelle famiglie italiane grazie ai suoi prodotti: i pannolini e le salviettine per bambini PAMPERS, gli assorbenti e i salvaslip femminili LINES, i tamponi interni TAMPAX e i prodotti per l’incontinenza LINIDOR e DIGNITY (anche INFASIL e ACE).

… Fater è un’azienda dinamica che crede nell’innovazione continua, investendo il 4% del fatturato annuo in ricerca e sviluppo. Fater ha sede a Pescara e stabilimenti di produzione in Italia (Pescara e Campochiaro), in Portogallo (Porto) e in Marocco (Mohammedia).
Circa 1.200 i dipendenti e 911 i milioni di euro di fatturato annuo (rif. Bilancio 2013/2014).”

L’altra multinazionale è la SCA Svenska Cellulosa Aktiebolaget che produce: NUVENIA, TEMPO, TENA, DEMAK UP, LIBERO (pannolini per bimbi), TORK (commercializzati in Italia), ma anche altri brand ad hoc per i vari stati, esporta in oltre 90 paesi in tutto il mondo.

Ha una sede anche in Italia a Lucca, dove producono bobine madri di carta colorata.

Il mercato dei prodotti assorbenti usa & getta è in continuo sviluppo e non conosce crisi (basta guardare la vastità dell’offerta nei negozi e della pubblicità), del resto l’utenza è enorme e coinvolge trasversalmente tutte le fasi della vista: nei primi 2 – 3 anni di vita i pannolini per i bebè, gli assorbenti per le mestruazioni e poi magari anche quelli per l’incontinenza.

Quanto ci costano quindi le mestruazioni? Facciamo un calcolo rapido e semplice: supponiamo un costo di 3 euro al mese x 12 mesi x 35 anni = 1260 euro pro-donna (senza considerare i prodotti più costosi o chi fa uso dei proteggi slip quotidianamente o le famiglie in cui c’è più di una donna). Soldi usa & getta, che finiscono nel bidone dell’immondizia e che potrebbero essere spesi senza dubbio diversamente.

Oltre all’aspetto economico, gli assorbenti hanno senza dubbio un enorme impatto ambientale: deforestazione, consumo di acqua, combustibili, sostanze inquinanti sprigionate durante la produzione (lo sbiancamento con il cloro genera diossina). Non dimentichiamoci che finiscono nelle discariche (quando va bene), ma la plastica di per sé è quasi eterna (un assorbente= 500 anni per degradarsi),  ma se bruciata libera diossina (sostanza cancerogena).

E la salute? Non sono un effetto collaterale raro arrossamenti, irritazioni, pruriti causati dall’uso degli assorbenti, i cui materiali possono anche provocare un alterazione del fisiologico pH e quindi facilitare lo sviluppo di infezioni. È evidente poi che la plastica non può esser traspirante, quindi tutti creano più o meno uno spiacevole “effetto sauna”, con odori annessi.

Gli assorbenti interni sono fatti di rayon, cotone, polietilene, polipropilene, polietilene e poliestere (materiali plastici), anche loro sono poco ecologici e poco economici come i loro cugini esterni.

Per certi aspetti sono molto più comodi rispetto al classico assorbente, richiedono tuttavia un minimo di dimestichezza e conoscenza del proprio corpo. L’effetto spiacevole che a volte succede in estate è vedere il cordino spuntar dal costume…

I tamponi si gonfiano assorbendo anche molta umidità, possono dar irritazioni e allergie in donne particolarmente sensibili. È consigliabile cambiare l’assorbente interno ogni 4-6 ore e alternarli nell’utilizzo a quelli esterni per ridurre il rischio di TSS (Sindrome da Shock Tossico).

La TSS è una malattia molto rara, ma grave. È una malattia riconoscibile e curabile che colpisce uomini, donne e bambini, tuttavia circa la metà dei casi si verificano in ragazze e donne durante il periodo mestruale. La TSS è stata associata all’uso degli assorbenti interni, ma può verificarsi durante le mestruazioni anche non facendo uso di essi. E’ causata dalle tossine prodotte dallo Staphylococcus Aureus, un batterio che si annida comunemente nel naso e nella vagina.

La TSS può essere fatale e deve pertanto essere trattata e diagnosticata tempestivamente.

Se durante le mestruazioni, pur essendo in perfetta salute, ci si sente improvvisamente male, con febbre alta (39° c° o più), vomito, diarrea, mal di testa, mal di gola, vertigini o svenimenti, dolori muscolari o un arrossamento della pelle simile a un eritema solare, per precauzione occorre togliere l’assorbente interno e rivolgetersi immediatamente a un medico o all’ospedale; riferire che potrebbe trattarsi di TSS e che sono in corso le mestruazioni. La TSS può ripresentarsi indipendentemente dal fatto che si usino assorbenti interni o meno.

Come ridurre il rischio di TSS:

  • scegliere il tampone con il livello di assorbenza più basso per il proprio flusso
  • non indossare lo stesso assorbente per più di 8 ore
  • lavarsi accuratamente le mani prima e dopo aver inserito o tolto l’assorbente
  • non utilizzare più di un tampone contemporaneamente e rimuovere sempre quello usato prima di inserirne uno nuovo
  • non usare l’assorbente interno in previsione dell’arrivo del ciclo o per perdite vaginali non mestruali.

Alternative agli assorbenti e tamponi usa & getta ne abbiamo? Certo, esistono e da parecchio tempo: coppette mestruale, spugne di mare, assorbenti lavabili. Tutti i pro e i contro di queste alternative nel prossimi articoli!

Fonti:

http://www.edurete.org/pd/sele_art.asp?ida=3979

https://www.lines.it/prodotti/lines-e.html

http://www.nuvenia.it/i-nostri-prodotti/cosa-ce-di-nuovo/

http://www.ostetricalaura.com/2014/09/07/il-lato-oscuro-dei-pannolini/

http://www.fatergroup.com/it/noi#chisiamo

http://www.sca.com/en/About_SCA/SCA_in_Brief/

http://www.sca.com/it/SCA-Colored-Tissue-Reels/Home/

https://it.wikipedia.org/wiki/Diossine

http://www.smea.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=41:tempo&catid=1:news&Itemid=2

http://www.tampax.it/ingredienti-tampax

http://www.myob.it/questions-answers/ob-faqs

http://www.tampax.it/tss-sicurezza-tampax