Piccole “noie” in gravidanza

 

Capita spesso che in gravidanza compaiano piccoli disturbi di salute come ad esempio stipsi, acidità di stomaco, mal di schiena oppure che si debbano affrontare problemi già preesistenti come allergie stagionali, emorroidi. Non sono infrequenti neppure alcune infezioni come cistite o candida oppure stati infiammatori come ad esempio la sciatalgia. Che fare? Sappiamo che il ricorso ai farmaci dev’essere sempre ponderato e limitato se possibile a quando non esistono alternative.

A maggior ragione in gravidanza si ha timore del farmaco e si preferisce non assumerlo nell’incertezza sulla sua compatibilità. Tuttavia anche le donne in gravidanza (e allattamento) devono aver la possibilità di potersi curare. Esistono moltissime alternative non farmacologiche a molti comuni disturbi: fitoterapia, omeopatia, suggerimenti alimentari, tisane, rimedi casalinghi ecc.

Da notare che un tempo si credeva fosse colpa della gestazione se comparivano alcuni disturbi, ma in realtà la dolce attesa non fa ammalare, piuttosto può portare a galla alcune situazioni che erano latenti, diciamo che “i nodi vengono al pettine”: se ad esempio i denti sono il punto debole ma si trascurano un po’ può essere che durante la gravidanza la situazione peggiori (classicamente il sabato sera quando il dentista è irreperibile…).

Ecco cosa si può fare per star meglio!

Stitichezza

Può essere già preesistente oppure comparire all’inizio della gravidanza, causata dai livelli alti di progesterone in circolo. Capita anche che insorga nel terzo trimestre quando l’utero con il suo peso può comprimere l’intestino e quindi rallentare il transito.

Bere acqua in abbondanza e correggere gli errori alimentari, fare esercizio fisico regolarmente per stimolare la circolazione e l’intestino (camminata, nuoto, yoga), regolarizzare i ritmi di vita (orari dei pasti e del sonno), posizione fisiologica sul wc.

posizione corretta

Bere un bicchiere d’acqua calda con il succo di mezzo limone al mattino prima di colazione (il limone non causa stipsi, è una leggenda metropolitana).

Bere succo di prugne secche (si ottiene lasciando in ammollo in mezzo bicchiere d’acqua 3 prugne per una notte). Preferire crusca d’avena e cereali integrali. Tisane a base di tarassaco, finocchio, malva.

Lasciar in ammollo per una notte 1 cucchiaino di semi di lino e 1 di semi di chia in mezzo bicchiere d’acqua, al mattino prima di colazione bere il gel che si sarà formato insieme ai semi.

Emorroidi

Capitolo spinoso a cui si è già dedicato un articolo

http://www.ostetricalaura.com/2014/11/16/parto-emorroidi-prevenzione-rimedi-cosa-non-fare-in-sala-parto/

Acidità di stomaco e reflusso

È causata dall’aumento di volume dell’utero che comprime e spinge verso l’alto lo stomaco oppure da errori nell’alimentazione (specialmente se il problema c’era anche prima della gravidanza).

Vitamina B1 e B2 favoriscono la digestione e le funzioni metaboliche (lievito di birra, uova, topinambur, ananas fresco, nocciole, grano saraceno). Fare piccoli pasti distribuiti durante la giornata e non coricarsi subito dopo i pasti. Tisane a base di menta, anice, finocchio. Bere un bicchiere d’acqua calda con il succo di mezzo limone dopo i pasti.

Le umeboshi (albicocche salate giapponesi) sono molto efficaci per tutti coloro che soffrono di acidità di stomaco, da consumare al posto del farmaco antiacido oppure si possono fare a pezzettini e mangiarle nelle insalate ad esempio (sono salate quindi danno sapore alle pietanze).

Esiste anche l’acidulato di umeboshi, un aceto prodotto da questi frutti, da usare sia come condimento sia come antiacido. Si può preparare l’aceto anche in casa, facendo bollire 3 umeboshi in mezzo litro d’acqua, si tiene da parte il succo per berlo al bisogno. Le umeboshi e l’acidulato si trovano nei negozi che vendono prodotti biologici e macrobiotici.

Nausea e vomito

Solitamente la nausea se colpisce lo fa solo nel primo trimestre di gravidanza ed è causata dal cocktail di ormoni ad alti livelli (specialmente beta Hcg e progesterone) che caratterizza la prima fase della gestazione. Nel caso in cui affligga la donna anche in seguito occorre cercare le cause nello stile di vita, abitudini alimentari oppure a volte ci sono cause psicosomatiche.

Fare piccoli pasti più volte al giorno, il digiuno aumenta la nausea. Aumentare l’apporto di proteine vegetali e vitamina B6 (soia, crusca, avena, lievito di birra, verdura a foglia verde, semi di girasole, noci, mandorle, legumi). Bere una tisana di zenzero più volte al giorno, che si prepara facendo bollire per 5 minuti in 250ml di acqua 4-5 fettine di zenzero fresco.

La MTC (medicina tradizionale cinese) offre diversi rimedi per la nausea e il vomito in gravidanza: agopuntura, moxibustione oppure digitopressione (quest’ultima tramite i braccialetti che sono stati ideati anche per il mal d’auto).

Mal di schiena e sciatalgia

In genere i disturbi al rachide si fanno sentire nel terzo trimestre quando le dimensioni e il peso dell’utero diventano importanti, modificano le deambulazione e il baricentro del corpo.

In generale gli impacchi caldi possono alleviare il dolore, ad esempio si può scaldare in una pentola del sale grosso, avvolgerlo poi in una panno scaldato e applicarlo sulla zona dolente.

Si può utilizzare anche un cerotto al balsamo di tigre oppure una crema all’artiglio del diavolo.

Molto efficace, soprattutto in caso di sciatalgia, un impacco di arnica e argilla: mescolare in una scodella un gel di arnica e argilla verde ventilata in parti uguali, aggiungere se necessario pochissima acqua in modo da ottenere una consistenza cremosa ma abbastanza densa. Stendere il composto sul muscolo piriforme e avvolgere con della pellicola o un asciugamano caldo. Lasciare in posa per 30 minuti e quindi lavar via, 2 volte al giorno.

La mancanza di movimento (ad esempio lavoro in ufficio) o posizioni statiche mantenute a lungo (commessa, parrucchiera, ecc) favoriscono i problemi al rachide, quindi è consigliabile fare delle camminate, nuoto, yoga o pilates.

Se questi semplici accorgimenti non sono efficaci si può valutare anche l’intervento di un osteopata.

Cistite e candida

Entrambe sono favorite dalla stitichezza e dalle modificazioni ormonali, ma potrebbero essere anche causate dall’assunzione di antibiotici o da una riduzione delle difese immunitarie.

Alcuni consigli generali che valgono per entrambe le infezioni:

  • evitare biancheria intima non di cotone, non utilizzare in modo quotidiano i proteggi slip;
  • idratarsi in modo adeguato, evitando però bevande zuccherate;
  • bere un bicchiere d’acqua tiepida con il succo di mezzo limone al mattino prima di fare colazione;
  • evitare, almeno nella fase acuta, l’assunzione di dolci, carboidrati in generale, i prodotti lievitati, latte vaccino e derivati;
  • riequilibrare la flora batterica intestinale (e di conseguenza le difese immunitarie) con dei fermenti lattici (nel caso di candida, usare anche compresse di bacilli di Dordelein);
  • decotto di cipolla (per cistite): far bollire 3 cipolle intere (togliendo solo lo strato più esterno) in 1l di acqua per 15min (partendo da acqua fredda), lasciare in infusione fino a che non si è intiepidito poi filtrare e bere 2-3 bicchieri al giorno;
  • integratori a base di cranberry per la cistite;
  • utilizzare un detergente intimo all’aloe o ancor meglio il tea tree oil e la tintura madre di calendula diluiti in una bottiglietta d’acqua da mezzo litro (10 gocce di tea tree e 25 di calendula) per dei risciacqui, più volte al dì;
  • ovuli vaginali a base di calendula o a base di estratto di semi di pompelmo;
  • l’aglio è un potente antibiotico e antimicotico naturale, può facilmente curare un’infezione da candida. Prendere uno spicchio di aglio fresco e staccare la buccia bianca che la ricopre, lasciando intatto lo spicchio. Al momento di coricarsi, mettere lo spicchio in vagina, come se fosse un ovulo. Al mattino, rimuovere lo spicchio d’aglio e gettarlo. L’aglio spesso provoca una secrezione acquosa in vagina. Il trattamento di una notte può essere sufficiente per uccidere l’infezione, ma si può continuare per alcuni giorni fino a quando i sintomi non sono spariti. http://madrenatura-tracavoliecicogne.blogspot.it/2015/02/usare-laglio-per-controllare-lo.html

Allergia stagionale

Molte donne notano un miglioramento in gravidanza dei sintomi da allergia, ma se così non fosse possono ricorrere ad alcuni rimedi non farmacologici.

Fitoterapia: tintura madre di ribes nigrum: 25 – 50 gocce a metà mattina e metà pomeriggio in poca acqua (evitare nel primo trimestre di gravidanza).

Collirio a base di camomilla, eufrasia, calendula, estratto di semi di pompelmo.

Aromaterapia: olio essenziale di limone nell’apposito diffusore per essenze.

Omeopatia: nux vomica in caso di starnuti frequenti.

Nel caso in cui si ha la necessità di prendere un farmaco in gravidanza o allattamento ma non si ha la certezza che sia compatibile, si può contattare il centro antiveleni dell’ospedale di Bergamo al numero verde 800 88 33 00, che ha una linea dedicata per dare informazioni certe alle mamme in gravidanza o allattamento. Il numero è attivo tutti i giorni, 24 ore su 24.